Hetzner TVB. Imho, uno dei migliori provider in EU: buona qualità della rete, ottimo rapporto prezzo/prestazioni e varietà hardware, reti private, supporto che risponde (ed interviene) anche nel weekend.
Proxmox TVTB. Non mi dilungo, check yourself. Insieme ad Hetzner, lo reputo un binomio molto valido per un private cloud.

Per una installazione base (es. ext4 raid1) è possibile utilizzare la loro procedura installimage da rescue, semplice ed automatizzata, ma per esigenze più "complesse" (es. pool zfs + boot) è necessario metterci mano direttamente dall'installazione.

I dc-guys possono comunque fornirci LARA, un IP-KVM Lantronix che ci permette di giocare col server come se fossimo lì davanti. A volte però, specialmente nel weekend, possono volerci giorni per l'attivazione.. e solo Jesus sa' quanto hype abbiamo e quanto giramento di balle ci procura il dover aspettare inermi, con 8 core lì, soli a non far nulla..

When the fine giustifica the mezzi

Logghiamoci su robot, abilitiamo rescue e riavviamo.

Effettuiamo un upgrade generico installando l'ultima versione di qemu..
$ apt update && apt dist-upgrade -y && apt install -y qemu

..appuntandoci il nome nativo della scheda di rete, ci servirà dopo
$ udevadm test /sys/class/net/eth0 2>/dev/null |grep ID_NET_NAME_

Ora scarichiamo l'ISO di Proxmox
$ wget http://download.proxmox.com/iso/proxmox-ve_6.1-2.iso

Avviamo una VM mountando i dischi in raw e l'iso
$ qemu-system-x86_64 -m 8192 -smp 8 -drive file=/dev/sda,format=raw,cache=none,index=0,media=disk -drive file=/dev/sdb,format=raw,cache=none,index=1,media=disk -cdrom proxmox-ve_6.1-2.iso -k it -boot d -vnc :0

Update 06/05/2020
Non ho testato a fondo ma aggiungendo -enable-kvm -cpu host l'installazione è molto più veloce e viene fixato il puntamento del mouse

La voce index=N è utilissima per presentare all'hypervisor i dischi nell'ordine corretto, "necessaria" se volete creare configurazioni particolari (es. zpool o dedicare cache ZIL ARC L2ARC, anche se sarebbe possibile farlo dopo)

Colleghiamoci via VNC all'indirizzo IP del server e portiamo a termine l'installazione. Nota che la sessione VNC è aperta al mondo intero, sarebbe buona norma "proteggerla" tramite reverse tunnel o altro, ma io sono abbastanza lazy.

Configuriamo tutto a dovere (ip/sub/gw inclusi), terminata l'installazione, al momento del reboot della VM, interrompiamo l'esecuzione di qemu.

Lanciamone un'altra con i soli dischi
$ qemu-system-x86_64 -m 8192 -smp 8 -drive file=/dev/sda,format=raw,cache=none,index=0,media=disk -drive file=/dev/sdb,format=raw,cache=none,index=1,media=disk -k it -vnc :0

Ricolleghiamoci in VNC ed editiamo le interfacce di rete: dobbiamo sostituire il nome della scheda di rete con il naming nativo ottenuto prima
$ nano /etc/network/interfaces

Salviamo ed effettuiamo un gracefull shutdown della VM; l'esecuzione di qemu dovrebbe terminare da sola, a questo punto riavviamo la recovery.

Se tutto è andato per il verso giusto, il nostro server dovrebbe rispondere al ping e la GUI sarà raggiungibile all'indirizzo https://MY-AWESOME-IP:8006

NDR

  1. Questa procedura mi è stata utile parecchie volte con provider che non avevano KVM e dove dovevo installare OS custom. Ovviamente in alcuni casi, bisogna giocare un po' di più con le opzioni di qemu
  2. Un'altra strada sarebbe quella di editare grub per avere il naming classico (if.netnames=0), ma nel mio caso, utilizzando più NICs, preferisco avere più consistenza nei nomi
Buy Me A Coffee